relazione dell'esperienza - aprile 2002

La collaborazione della Scuola Media Statale "G.Caloprese" di Scalea.

All'iniziativa hanno aderito gli alunni delle classi B ed F della scuola media di Scalea, adeguatamente preparati e guidati dai loro insegnanti Giuseppe Castelli e Lucia Soccio.

I nostri studenti hanno utilizzato particolari gnomoni di bastone a sezione circolare, supportati nella parte inferiore da una stabile base di appoggio a treppiedi, facilmente adattabile a qualsiasi superficie del terreno. E' stato così facile controllare la verticalità dello gnomone con una livella ad acqua e al tempo stesso di eliminare il filo a piombo, la cui tenuta creava problemi di instabilità e di messa a punto. Alla sommità del bastone è stato aggiunto un segmento di legno, girevole ed annerito, (il tutto a forma di T) per marcare meglio l'estremità misurabile dell'ombra.

Vengono utilizzati anche gnomoni di cartoncino e gnomoni di squadrette, leggermente modificati rispetto allo standard e muniti di uno schermo nero, su cui è stato praticato un piccolo foro gnomonico con la punta del compasso, seguendo l'inclinazione dei raggi solari per avere un'immagine pulita e luminosa sul piano orizzontale.

Gli gnomoni, perfettamente funzionali, sono stati accuratamente controllati nella verticalità e nella misura dell'altezza del foro a partire dal suo piede.

Misura della distanza terrestre tra due località

Utilizzando una carta geografica in scala 1:2.000.000 gli alunni hanno misurato la distanza tra i paralleli delle due località come se si trovassero virtualmente sullo stesso meridiano, anche se in due momenti diversi della giornata.

Tenendo conto di un possibile errore di 1 mm hanno misurato la distanza grafica (in mm) e la distanza reale (in km) tra le 2 località

Esempio:

nel caso di Scalea - Dogliani (Cuneo) la distanza reale si ottiene moltiplicando la distanza grafica, misurata sulla carta di (524 ±1) mm, per il valore della scala, in formula:

Distanza reale = (524 ±1) mm x 2.000.000 = (524 ±2) km

Scalea

Dogliani

Lucera

Firenze

ReggioCalabria

Empoli

Gallarate

524 ±2

187 ±2

442 ±2

190 ±2

434 ±2

651 ±2

Palermo

Cassino

Pescara

Montebelluna

Riposto

Sassuolo

188 ±2

186 ±2

294 ±2

664 ±2

230 ±2

527 ±2

 

Condizioni del tempo e operazioni preliminari prima del transito del Sole

Le condizioni meteorologiche, complessivamente soddisfacenti durante le misurazioni, ci hanno consentito di operare a ciel sereno e in assenza di vento.

  • Gli alunni, suddivisi in gruppi, hanno occupato postazioni, ben soleggiate utilizzando i banchi della classe come base di appoggio degli gnomoni.
  • Con una livella ad acqua hanno controllato attentamente l'orizzontalità della superficie d'appoggio e la verticalità degli gnomoni di bastone.
  • Sui tavoli, coperti da un foglio di carta bianca (tipo album), hanno sistemato saldamente gli gnomoni.

Transito e altezza del Sole a Scalea

Con il modulo di calcolo on line gli alunni hanno rilevato i seguenti dati:

  • il transito del Sole sul meridiano locale (mezzogiorno solare vero o culminazione)
  • la declinazione apparente del Sole, utile per calcolare il valore teorico dell'altezza del Sole, in formula:

a = 90 - latitudine locale + declinazione

Gli alunni hanno utilizzato gnomoni di bastone, di squadrette e di cartoncino, costruiti da loro stessi, controllati nella verticalità e successivamente collaudati nella fase preliminare.

Prima e dopo il mezzogiorno solare ciascun gruppo ha effettuato 5 misurazioni, intervallate di 3 minuti; la terza misurazione (ora x) è quella che corrisponde al momento del mezzogiorno solare vero. Il tutto è stato fatto con accuratezza e nel rispetto dei tempi. Sul foglio di carta sono stati segnati i punti in cui finisce l'ombra proiettata dallo gnomone e in corrispondenza dell'ora x abbiamo individuato l'ombra più corta.

Con il modulo di calcolo dell'arcotangente e con la calcolatrice scientifica abbiamo calcolato:

  • l'angolo dell'altezza del Sole a Scalea, riportando sul modulo di calcolo l'altezza dello gnomone e la lunghezza dell'ombra (in mm).

La media aritmetica dell'angolo dell'altezza del Sole si ottiene dalla somma di tutti i valori degli angoli divisa per il loro numero, in formula:

Media aritmetica dell'angolo: Ma = (a 1+a 2+a 3+...+a n)/n

E' utile calcolare anche l'errore assoluto (o massimo) per definire la misura più probabile dell'altezza del Sole e di conseguenza quella della circonferenza del meridiano terrestre. In formula si ottiene dalla semidifferenza dell'angolo maggiore a2 e dell'angolo minore a1:

Errore assoluto (o massimo): Er = (a 2 - a 1)/2

Altezza del Sole: a = Ma Er

Calcolo della circonferenza del meridiano terrestre

Per risalire alla misura del meridiano terrestre abbiamo proceduto come segue:

  1. si tiene conto della distanza d in linea d'aria tra le due località situate virtualmente sullo stesso meridiano.
  2. si calcola la differenza Da delle altezze del Sole tra le due località tenendo conto anche degli errori.
  3. si calcola la lunghezza C del meridiano terrestre, secondo la proporzione seguente (in geometria l'angolo al centro e l'arco corrispondente sono grandezze direttamente proporzionali):

360:C=Da :d
C=
360 x d/
Da

 

Esempio per Scalea (61,6 ±0,4 ) Firenze (57,3 ±0,8 ) con Da=4,3 ±1,2:

C2(valore massimo) = 360 x (442+2) km/(4,3-1,2) = 51561 km

C1(valore minimo) = 360 x (442-2) km/(4,3+1,2) = 28800 km

C (probabile) = (C2+C1)/2 = 40.180 km

6 aprile 2002
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Scalea 57,03

Lucera (Foggia) 55,4

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
1,63 187 41300

 

9 aprile 2002
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Reggio 59,6

Scalea 57,9

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
1,7 190 40235

10 aprile 2002
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Palermo 60,2

Scalea 58,5

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
1,7 188 39812

 

15 aprile 2002
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Scalea 60,06

Lucera Foggia) 58,4

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
1,66 187 40554

Scalea 60,06

Cassino (Frosinone) 58,3

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
1,7 186 39388

Valore medio 39971

16 aprile 2002
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Riposto (Catania) 62,62

Scalea 60,6

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
2,02 230 40990

 

17 aprile 2002
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Scalea 60,825 ±0,1

Dogliani (Cuneo) 56,2

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
4,625 ±0,1 524 ±2 40809

Scalea 60,825 ±0,1

Firenze 56,8 ±0,6

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
4,025 ±0,7 442 ±2 40797

Scalea 60,825 ±0,1

Gallarate (Varese) 54,72 ±0,5

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
6,105 ±0,6 651 ±0,2 38774

Valore medio 40126

18 aprile 2002
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Scalea 60,95 ±0,4

Empoli (Firenze) 56,9 ±0,7

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
4,05 ±1,1 434 ±2 41702

Scalea 60,95 ±0,4

Dogliani (Cuneo) 56,4

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
4,55 ±0,4 524 ±2 41796

Scalea 60,95 ±0,4

Sassuolo (Modena) 55,9 ±1

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
5,05 ±1,4 527 ±2 40738

Scalea 60,95 ±0,4

Montebelluna(Treviso) 55,1 0,4

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
5,85 ±0,8 664 ±2 41657

Valore medio 41473

19 aprile 2002
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Scalea 61,6

Cassino (Frosinone) 59,9

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
1,7 186 39388

Scalea 61,6 ±0,4

Firenze 57,3 ±0,8

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
4,3 ±1,2 442 ±2  40180

Scalea 61,6 ±0,4

Sassuolo (Modena) 56,6 ±0,4

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
5 ±0,8 527 ±2 38965

Scalea 61,6 ±0,4

Pescara 58,8 ±0,2

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
2,8 ±0,6 294 ±2 39677

Valore medio 39552

20 aprile 2002
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Scalea 61,7 ±0,4

Dogliani (Cuneo) 56,8

Differenza Distanza Circonferenza
(gradi) (km) (km)
4,9 ±0,4 524 ±2 38768

 

 

Valore medio finale del meridiano terrestre a Scalea

40247 km

Conclusioni e riflessioni

Il valore medio finale del meridiano terrestre risulta essere di 40247 km. Se assumiamo per valore teorico del meridiano il valore di 40030 km, la nostra misura risulta essere veramente ottima, con un errore assoluto e in percentuale veramente molto basso.

Nell'affrontare l'analisi conclusiva dei dati abbiamo ritenuto opportuno di non effettuare triangolazioni con località tra loro molto vicine e al di sotto di 180-150 km per non incorrere in misurazioni discordanti e in errori percentuali troppo alti.

Dal punto di vista operativo una delle principali difficoltà incontrate è  stata quella di assicurare alla strumentazione il dovuto livellamento e l'ortogonalità necessaria. Abbiamo comunque operato serenamente, con precisione e nel rispetto massimo dei tempi concessi.

Le condizioni meteorologiche sono state complessivamente soddisfacenti durante le misurazioni e ci hanno consentito di operare a ciel sereno e in assenza di vento.

Ci sentiamo pertanto molto soddisfatti del risultato ottenuto e sicuramente desiderosi di ripetere in avvenire questa simpatica astronomica esperienza.

Infine siamo lieti se, l'esperienza fatta dalla nostra scuola, potesse risultare utile traccia a coloro che per la prima volta si accingono a misurare la circonferenza del meridiano terrestre, adeguandola al metodo ideato da Eratostene.

Vogliamo ringraziare tutti i colleghi che hanno collaborato con noi, ed in particolare:

Monica Fausti, Lucia Ciuffreda, Carmine Delli Colli, Giuseppe Rolfo e Nicola Scarpel.


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