L’equatorium completo

Lo strumento si completa con un’alidada, cioè un righello rotante, per la lettura della correlazione tra giorni e longitudine. Il perno di rotazione deve coincidere con il punto $T$. Sul retro degli astrolabi si aggiungevano anche altri strumenti. Ad esempio, nello spazio centrale si collocava il quadrato delle ombre. L’alidada (che nel nostro disegno è una semplice lancetta) era dotata di due traguardi forati e così lo strumento poteva essere utilizzato anche come strumento di misura per l’altezza del Sole e degli astri.

Se osserviamo con cura l’astrolabio spagnolo del 1260 scopriamo interessanti differenze. La prima differenza è l’allineamento del primo punto dell’Ariete con la data del 14 marzo. Infatti dobbiamo pensare che il calendario usato era quello giuliano, precedente al nostro calendario gregoriano. Il 14 marzo del 1260 del calendario giuliano corrisponde al 21 marzo 1260 del calendario gregoriano (prolettico). La seconda differenza è la longitudine dell’apogeo. Non è facile da individuare con precisione ma sembra trovarsi intorno al primo punto del Cancro. La longitudine dell’apogeo aumenta in media di poco meno di $2^\circ$ al secolo a causa del fenomeno della precessione anomalistica. Attualmente l’apogeo si trova al $13^\circ$ del Cancro (longitudine $103^\circ$). In base a questo tipo di osservazioni si può datare un astrolabio antico.

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