E’ un sistema di computo del tempo che utilizza unità di giorni solari. I giorni sono numerati in base alla loro corrispondenza con strutture cicliche basate generalmente sul moto apparente annuo del Sole (calendari solari), della Luna (calendari lunari) o di entrambi (calendari lunisolari).

Da un calendario solare ci si aspetta che ad una stessa data corrisponda la stessa insolazione, cioè lo stesso arco diurno del Sole. Un calendario lunare dev’essere in grado di indicare una stessa fase lunare in corrispondenza di una stessa data. L’affidabilità di un calendario dipende quindi dalla conoscenza dei cicli astronomici ai quali esso fa riferimento e la sua complessità matematica deriva dal fatto che tali cicli astronomici hanno periodi che non sono multipli esatti della durata del giorno solare.

Il termine calendario deriva dal latino calendarium, a sua volta da calendae, nome che i Romani davano al primo giorno di ogni mese. In questo giorno, sacro a Giunone, il popolo era convocato per bandire i giorni delle feste, dei giochi, e per indicare i giorni fasti e nefasti del mese che iniziava. Il termine calendae è forse connessa con calare (greco καλέω) che significa “chiamare” o con la parola sanscrita KÀLA, “tempo”. Calendae era anche il “libro di credito, di scadenze” dove si registravano gli interessi pagati mensilmente.

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