Raccolgo in queste pagine le descrizioni di alcuni semplici algoritmi (1) che, a partire dalle coordinate del luogo e dall’istante UTC di osservazione, permettano il calcolo della posizione del Sole. Ho estratto dal testo di Meeus, Astronomical Algorithms, i procedimenti più semplici, i quali forniscono comunque risultati sufficientemente precisi per chi vuole testare gli orologi solari o dedicarsi agli esperimenti di misurazione descritti nelle nostre pagine. Le informazioni fornite dovrebbero consentire a chi ha un po’ di familiarità con fogli di calcolo o con un linguaggio di programmazione, di scrivere facilmente un programma di effemeridi solari.


(1)

Il termine algoritmo deriva dal latino medievale algorithmus o algorismus, e questo da un appellativo del matematico, astronomo e geografo persiano Muḥammad ibn Mūsa al-Khuwārizmī (780-850 d.C). Egli era chiamato così perché era nativo della Carismia (in arabo Khwarizm), regione dell’Asia Centrale. Nel medioevo, l’algorismus indicava i procedimenti di calcolo basati sulle cifre arabe. Al-Khuwārizmī è considerato il creatore dell’algebra; fra le molte sue opere, raccolse materiale da tradizioni differenti (greca, indiana e siriaco-mesopotamica) e compilò un trattato dotato di sistematicità che divenne un punto di riferimento per lo sviluppo dell’algebra moderna. Il termine algebra deriva dall’arabo al-jabr che significa “rispristinare” o “completare” e che era il nome di uno dei suoi metodi di soluzione delle equazioni.