di Valerio Versari valerio.versari@virgilio.it

Il 31 dicembre a partire dalle ore 11 italiane ci giungono le immagini dal mondo dei festeggiamenti del nuovo anno che si susseguono per ben 26 ore, fino alle ore 13 del 1° gennaio. Cominciano e finiscono tra le miriadi di isole dell’Oceania, dal fuso orario +14 delle Kiribati al fuso orario -12 delle disabitate Baker e Howland (U.S.A.). I primi festeggiamenti più spettacolari sono quelli della Nuova Zelanda (ora legale) con Wellington e Auckland alle ore 12, dell’Australia orientale (ora legale) con Sydney e Melbourne alle ore 14, del Giappone con Tokyo alle ore 16… dell’Europa con Roma, Berlino, Parigi e Madrid a mezzanotte e Londra un’ora dopo… dell’America con Rio de Janeiro alle ore 04 e New York alle ore 06 del 1° gennaio… ed infine delle isole Hawaii con Honolulu alle ore 11. È la giostra dei fusi orari che passano regolarmente ogni 24 ore sotto al traguardo della mezzanotte iniziando un nuovo giorno. In occasione del nuovo anno però sul traguardo della mezzanotte ad attenderli ci sono i riflettori.

Nella figura le due fasce, superiore e inferiore, sono fisse e solidali con la direzione del Sole centrata sulle ore 12 dove c’è il simbolino del Sole: rappresentano l’intero arco del giorno con 12 ore medie di luce e di buio. La mappa invece scorre da sinistra verso destra riproducendo la rotazione terrestre in senso antiorario. Il traguardo della mezzanotte segna l’arrivo o la fine del giorno e la partenza o l’inizio del giorno nuovo. Il tutto avvolto su un cilindro diventa un mappamondo cilindrico o un modello dei fusi orari.

La tabella ci dà una rappresentazione schematica. Il meridiano passante per Greenwich, sobborgo di Londra è il meridiano centrale longitudine 0°, che è anche il fuso orario centrale 0 ore, GMT (Greenwich Mean Time, Tempo Medio su Greenwich). All’opposto, a 180° sia da Est che da Ovest c’è l’antimeridiano di Greenwich che è anche il fuso orario +/-12. I fusi orari sono 24 come le ore del giorno e distano 15° di longitudine tra loro (360°/24). Vengono denominati con il numero di ore di differenza rispetto a Greenwich, da +1 a +12 nell’emisfero Est e da -1 a -12 nell’emisfero Ovest.

La linea del cambiamento di data in teoria dovrebbe coincidere con l’antimeridiano di Greenwich (fuso +/-12), in pratica lo segue un po’ a zig-zag. L’estremità della Siberia (fuso +12) sconfina un poco a Ovest, restando però nel fuso limite Est +12. Le ultime isole Aleutine dell’Alaska sconfinano un poco a Est, restando però con il fuso Ovest -10. Per le Kiribati invece la linea del cambiamento di data subisce una notevole forzatura sconfinando nel fuso -10 dell’emisfero Ovest e ribaltandolo in +14, il fronte Est più avanzato. Così le Kiribati rubano la scena e da sole in testa inaugurano la nuova data. Si accavallano però con le isole Hawaii (-10) (U.S.A.) e la Polinesia Francese (-10) che nello stesso istante prendono ancora la vecchia data. Un’ora dopo le isole Midway delle Hawaii (-11) e due ore dopo le isole disabitate Baker e Howland (-12) (U.S.A.) prendono ancora la vecchia data.
Per capire meglio il senso della linea del cambiamento di data possiamo immaginare un serpente lungo quanto l’equatore e disposto su di esso, ma anche su qualsiasi parallelo, con la testa che sfiora la coda (equatore e paralleli nel mappamondo cilindrico hanno pure la stessa lunghezza). La testa è il fronte Est e la coda è il fronte Ovest che si affacciano sulla linea del cambiamento di data seguendo dall’alto in basso il suo zig-zag. La testa è la prima ad iniziare ogni nuova data, poi a seguire nell’ordine i fusi lungo tutto il corpo del serpente ed infine la coda per ultima.
Invito tutti a leggere un articolo molto interessante che spiega tutta la storia dalle prime suddivisioni del giorno ai fusi orari, nel sito OAS-INAF Bologna “La nascita dei fusi orari”. Giuseppe Barilli (1812-1894) politico astronomo e matematico bolognese, fu il primo ad immaginare il sistema dei fusi orari. Pensava che il meridiano centrale dovesse passare per Roma. Con Greenwich l’antimeridiano passa 11° a Ovest dello Stretto di Bering (long. 169° Ovest), con Roma (long. 12,5° Est) sarebbe passato a soli 1,5° a Est dello Stretto di Bering. Verona (long. 11° Est) sarebbe stata perfetta, il suo antimeridiano e quindi anche la linea del cambiamento di data sarebbero passati esattamente al centro dello Stretto di Bering.

Questo modello è abbastanza facile da realizzare, anche per la scuola media inferiore come lavoro di educazione tecnica. Allego la mappa pronta per la stampa e due schede con tutte le istruzioni.

Allegati:
Mappa pronta per la stampa a colori
Scheda per la preparazione della mappa
Scheda per la realizzazione del supporto rigido

La nascita dei fusi orari – in formato PDF scaricabile dal sito OAS INAF Bologna
https://www.oas.inaf.it/wp-content/uploads/2018/12/fusiorariParmeggiani2013.pdf
Informazioni aggiornate sui fusi orari: Mappa oraria mondiale – ora esatta
https://24timezones.com/ora_esatta.php#/map