L’equinoziale

Se proviamo ad utilizzare la stessa tecnica per disegnare i punti corrispondenti alla declinzione $\delta=0^\circ$, scopriamo che stiamo per fare un lavoro inutile. La linea diurna dei giorni degli equinozi, chiamata linea equinoziale, è sempre una retta ($EW$). I punti orari si trovano molto più facilmente congiungendo con dei segmenti i punti omologhi che si trovano sulle linee solstiziali. Questi segmenti sono le linee orarie, cioè le intersezioni dei piani dei circoli orari con il piano del quadrante. Ad una certa ora solare, ad esempio alle ore $9$ di qualsiasi data, l’estremità dell’apice dell’ombra si troverà necessariamente in un punto della linea oraria delle ore $9$.

Se prolunghiamo le linee orarie, esse si intersecano in un punto ($K$). Qui si può piantare uno stilo polare, cioè uno gnomone che ha la stessa inclinazione dell’asse celeste. Tale inclinazione si può ottenere facendo in modo che apice di questo stilo piantato in $K$ raggiunga l’apice dello gnomone verticale piantato in $G$. L’ombra dello stilo polare sarà sempre allineata con la linea oraria dell’ora solare (vedi l’orologio orizzontale).

Il quadrante è ora completo e funzionante se si orienta correttamente con la linea $NS$ che è la linea meridiana.

Se il disegnatore ha molta pazienza può dedicarsi a tracciare altre linee diurne di alcune date dell’anno. I dati di declinazione del Sole possono essere trovati in un almanacco oppure nella nostra tabella ad uso gnomonico.

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