La scala delle ore

La scala degli angoli orari si disegnava sulla madre in quanto è uguale per qualsiasi latitudine ed è una scala locale perché ha come origine il meridiano celeste: è una semplice scala in ore da $0^h$ a $24^h$. Data la priorità della misura dell’ora solare, è tradizione far iniziare la scala con lo zero in direzione cardinale nord. Le ore $12$ cadono perciò sulla direzione sud. Il vantaggio è quello di regolare con maggior facilità l’astrolabio in funzione dell’ora solare di osservazione, come vedremo nelle pagine seguenti. Lo svantaggio è che se ci interessa leggere l’angolo orario di un astro, dobbiamo ricordare di sottrarre $12^h$ alla lettura sulla scala solare.

L’aspetto definitivo della lamina, dotata di ghiera oraria “solare” (si noti le ore $24^h$ in direzione nord).

Un alternativa è questa: usando due notazioni numeriche, numeri romani e numeri arabi, possiamo far coesistere le due scale. La presenza di due scale può anche creare confusione. Un’ulteriore possibilità è quella di mantenere soltanto l’angolo orario. E’ una questione di scelta personale.

Negli esempi successivi utilizzeremo la prima versione con una lamina dotata esclusivamente di ora solare.

La prossima pagina è dedicata alla rete, con la costruzione della proiezione stereografica dell’eclittica.

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