L’astrolabio tradizionale

Abbiamo visto che l’astrolabio moderno determina la posizione del cielo dell’osservatore in base al tempo siderale. L’accoppiamento del circolo delle date con quello dell’ascensione retta sulla rete dell’astrolabio e il loro posizionamento rispetto al circolo del tempo solare medio che si trova sulla lamina è il motore che fornisce il calcolo analogico del tempo siderale locale e quindi della posizione del punto vernale rispetto al meridiano dell’osservatore.

Il motore dell’astrolabio tradizionale utilizza la posizione del Sole vero in base alla sua longitudine eclittica. Il procedimento avviene in due passaggi:

  1. Sul dorso dell’astrolabio è inciso un equatorium solare, un abbinamento del circolo delle date con il circolo della longitudine eclittica del Sole. Per mezzo dell’equatorium si determina la longitudine del Sole in base alla data del calendario.
  2. Sulla rete, l’eclittica riporta la scala delle longitudini solari: allineando la linea di fede con la longitudina calcolata e con l’ora solare vera della lamina, si ottiene la posizione del cielo dell’osservatore rispetto al suo riferimento altazimutale o, viceversa, posizionando correttamente le coordinate locali delle stelle si ottiene l’ora solare vera.

Si tratta di un procedimento più complesso, adeguato ai tempi in cui non esistevano orologi meccanici sofisticati, ma molto interessante da studiare e da riprodurre.

Il primo passo è la costruzione di un equatorium solare, come strumento separato, oppure disegnato sul dorso del nostro astrolabio. L’equatorium descritto in queste pagine si basa sulla teoria solare di Tolomeo ed è il più facile da costruire. Più complesso è l'”equatorium kepleriano” che sarà trattato prossimamente.

Il secondo passo è quello di rielaborare il disegno dell’eclittica sulla rete del nostro astrolabio.

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