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< Perché le linee diurne hanno queste forme?
> L’altezza del polo nord celeste

Si è visto che gli archi diurni del Sole non hanno una posizione costante: nel corso dell’anno essi oscillano dall’emisfero celeste australe a quello boreale. L’osservazione del moto apparente della sfera celeste, in base al percorso delle stelle fisse, ci suggerisce che gli archi visibili delle stelle sono invece costanti. Un primo approccio a questa idea si può ottenere controllando che i loro punti del sorgere e del tramonto siano costanti, come si è già sperimentato in modo grossolano ma efficace controllando le posizioni delle stelle in relazione ad alcuni riferimenti dell’orizzonte fisico. Una conferma precisa può essere realizzata controllando l’altezza di alcune stelle al loro transito al meridiano.

Si può facilmente capire che l’altezza raggiunta da una stella all’istante del suo transito, assieme alle posizioni dei suoi punti del sorgere e del tramonto, ci permettono di ottenere la disposizione in cielo del suo arco visibile. Se questi tre punti sono stabili nel tempo per tutte le stelle, possiamo ottenere una prima prova utile anche se non sufficiente, del fatto che le stelle hanno posizioni stabili tra loro e che “ruotano assieme” alla sfera celeste.

La misurazione delle altezze delle stelle alla loro culminazione dovrebbe essere ripetuta in vari periodi dell’anno e per molti anni. Le operazioni potrebbero essere effettuate anche con attrezzature molto semplici.

Nella storia delle osservazioni astronomiche si incontrano numerosi strumenti costruiti appositamente per controllare il transito delle stelle al meridiano. Si trattava di un’operazione importante per vari scopi, dalla costruzione di mappe uranografiche, al controllo delle scale di tempo.

I quadranti murali costruiti da Tycho Brahe erano grandi goniometri fissi il cui piano coincideva con il piano meridiano. Spesso i quadranti murali erano dotati di un’alidada: un’asta libera di ruotare attorno al centro di curvatura del quadrante e usata come mirino per traguardare le stelle.
(da wikimedia)

A partire dal secolo XVII l’alidada era sostituita da cannocchiali. I più recenti circoli meridiani erano telescopi liberi di ruotare solo in altezza, attorno ad un perno orizzontale disposto in direzione est-ovest.
(da wikimedia)

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