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< Strumenti per misurare la declinazione e l’angolo orario
> Il moto del Sole tra le stelle
Si è detto più volte che le stelle hanno una declinazione costante. Altri corpi celesti invece, come il Sole, la Luna e i pianeti, variano la loro declinazione. Di fondamentale importanza è capire ora come si muove il Sole rispetto alla sfera celeste delle “stelle fisse”. Iniziamo lo studio del moto proprio del Sole con la misura della sua declinazione nel corso di un anno. Si è già visto che l’altezza del Sole al suo passaggio al meridiano varia durante l’anno con una escursione di $47^\circ$ passando dalla minima altezza del solstizio di dicembre alla massima altezza durante il solstizio di giugno.
Ora siamo in grado di misurare la sua declinazione in base al metodo descritto in una pagina precedente.
Uno strumento adatto a questo scopo potrebbe essere un semplice quadrante parallelo al piano meridiano e inclinato in base alla latitudine del luogo di osservazione. Un bastoncino orizzontale e perpendicolare al piano, inserito al vertice dell’angolo retto del quadrante, proietta un’ombra che permette la lettura diretta della declinazione solare all’istante del passaggio dell’astro al meridiano.
In pratica è un “plinto di Tolomeo” al quale si è apportata una piccola modifica.
Come si vede dalla figura, la linea che congiunge lo zero del quadrante con l’innesto del bastoncino è inclinata rispetto alla verticale di un angolo pari alla latitudine del luogo. In questo modo essa punta al mezzocielo superiore. Quando il Sole si trova in quel punto del cielo la sua declinazione è uguale a $0^\circ$. Se la sua posizione al meridiano è al di sopra del mezzocielo, l’ombra segna una declinazione positiva, e viceversa.
Misurando la declinazione del Sole ogni giorno per il periodo di un anno e raccogliendo i dati si può disegnare un grafico molto simile a questo:
L’andamento della declinazione ha l’aspetto di una curva sinusoidale. Com’è prevedibile, dopo gli esperimenti di ricerca dei solstizi e degli equinozi, la curva raggiunge il massimo e il minimo ai solstizi e interseca l’ordinata zero agli equinozi.
E’ giunto il momento di studiare il moto apparente annuo del Sole rispetto alle stelle.
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