Indice
< L’arco del Sole e la linea diurna
>  Altezza e azimut

Sviluppiamo ora il precedente esperimento eseguendo un certo numero di rilevazioni delle linee diurne, ad intervalli di una o due settimane nell’arco di un anno. Raccogliendo molte osservazioni avremo la conferma definitiva della loro simmetricità e ci aiuteranno a definire meglio un metodo per tracciare la linea meridiana.

Tracciare le linee diurne nel corso di un anno

E’ necessario avere a disposizione uno gnomone verticale fisso, anche di piccole dimensioni. Per la costruzione si può prendere spunto anche dal metodo dello gnomone di cartoncino descritto qui. L’importante è che esso possa essere posizionato sempre nello stesso luogo e che alla sua base si possa disporre uno stesso foglio, disposto sempre nella stessa posizione rispetto allo gnomone. La scelta del luogo è importante: deve essere un luogo abbastanza aperto con almeno una buona parte dell’orizzonte meridionale libero da ostacoli in modo che lo strumento sia illuminato nelle ore a cavallo del mezzogiorno anche d’inverno quando il Sole raggiunge le altezze minori.

Si tracciano le linee diurne (come descritto nell’esperimento precedente) di alcuni giorni dell’anno, in periodi diversi, a distanza di qualche settimana.

Ogni linea diurna dovrebbe portare indicata la data di rilevazione.

Le principali conclusioni a cui si giunge in seguito ad una raccolta sufficiente di linee diurne sono almeno tre:

  1. Tutte le linee diurne sono simmetriche rispetto alla linea meridiana perciò tutti gli archi diurni del Sole sono altrettanto simmetrici rispetto al piano meridiano.
  2. Le linee diurne si raggruppano in due categorie: quelle con curvatura rivolta verso lo gnomone e più vicine ad esso (F,G,H e I) raccolte a cavallo dell’estate quando il Sole raggiunge altezze maggiori in cielo, e quelle più lontane con curvatura opposta A,B,C,D) raccolte a cavallo dell’inverno.
  3. Esiste una linea diurna retta (E) che separa i due gruppi precedenti.

Si capirà meglio in seguito la ragione della disposizione e della forma delle linee diurne. Per il momento, approfittiamo della conferma di questa simmetria per tracciare la linea meridiana e trovare i quattro punti cardinali dell’orizzonte.

Tracciare con precisione la linea meridiana

Tracciare la linea meridiana è ora un’operazione abbastanza semplice e si basa proprio sulla simmetria della figura. Il metodo è descritto nella pagina dedicata ai cerchi indù.

La linea meridiana è una direzione fondamentale per gran parte delle prossime esperienza. Essa interseca il circolo dell’orizzonte nei due punti cardinali nord ($N$) e sud ($S$). La retta perpendicolare ad essa segna le direzioni degli altri due punti cardinali, est ($E$) e ovest ($W$). Quando l’ombra dello gnomone si trova lungo la linea meridiana è il mezzogiorno solare vero: il Sole raggiunge la sua massima altezza in cielo rispetto agli altri momenti del giorno e attraversa il piano meridiano. La sua ombra, in quel momento raggiunge la sua minima lunghezza.

La verticale astronomica, indicata dallo gnomone e il piano orizzontale sul quale si proietta l’ombra sono la materializzazione della direzione e del piano fondamentale del sistema altazimutale.  Lo zenit ($Z$) e il nadir ($Z’$) sono i poli di questo sistema. Il punto cardinale nord definisce il semicerchio origine dello stesso sistema (l’arco $ZNZ’$).

Nella prossima pagina si definiranno meglio le due coordinate di questo sistema: altezza e azimut.

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