Se osserviamo e annotiamo la posizione del Sole ogni giorno alla stessa ora, vediamo che essa cambia gradualmente nel corso dell’anno.

Il cambiamento principale è in altezza: tutti sanno che, alle nostre latitudini, il Sole estivo è più alto rispetto a quello invernale e il fenomeno, responsabile dei cambiamenti climatici stagionali, è dovuto all’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano della sua orbita attorno al Sole (vedi obliquità dell’eclittica). Più precisamente si tratta di una variazione della declinazione del Sole, cioè della sua distanza angolare dal piano dell’equatore celeste.

Oltre a questa variazione annua in altezza, esiste anche una meno nota variazione “laterale” annuale: se si fa uso di un buon orologio per eseguire la misurazione sempre alla stessa ora, ci si accorgerà che nel corso dell’anno l’angolo orario del Sole andrà leggermente aumentando o diminuendo rispetto al valore rilevato il giorno precedente. Queste variazioni sono legate alle variazioni dell’equazione del tempo cioè alla differenza tra l’ora solare vera e l’ora solare media.

La combinazione di queste due specie di variazioni può essere messa in evidenza posizionando una fotocamera sempre nella stessa direzione ed eseguendo un certo numero di fotografie del Sole nel corso dell’anno, a distaza di alcuni giorni, ma sempre alla stessa ora. Unendo tra loro le posizioni assunte dal Sole nella sequenza dei fotogrammi, si otterrà una curva a 8, chiamata analemma o lemniscata.

Vedi anche il “visualizzatore” dell’ analemma, un modulo che mostra la forma e la posizione in cielo dell’analemma solare in funzione dell’ora civile e della posizione geografica dell’osservatore.

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