L’equazione del tempo è la differenza tra il tempo solare vero e il tempo solare medio. Questa differenza varia nel corso dell’anno da circa $+16$ minuti a circa $-14$ minuti. Ciò è dovuto al fatto che il giorno solare vero cioè l’intervallo di tempo compreso tra due successivi transiti del Sole ad uno stesso meridiano, non è costante nel corso dell’anno e gli accumuli di anticipi e di ritardi tra il Sole vero e un ideale Sole medio produce la differenza descritta.

Le cause della variabilità del giorno solare vero sono due:

  1. La Terra percorre un’orbita ellittica attorno al Sole e il suo moto non è uniforme; di conseguenza anche il moto apparente annuo del Sole lungo l’eclittica non è uniforme.
  2. L’eclittica, inoltre, è inclinata di circa $23^\circ\!,\!5$ rispetto all’equatore celeste per cui, anche se il Sole avesse un moto apparente uniforme lungo l’eclittica, per percorrere tratti uguali di eclittica impiegherebbe comunque intervalli di tempo solare diversi (vedi Archi di eclittica e archi di equatore).

L’equazione del tempo, considerata poco più di una curiosità astronomica durante i secoli in cui il tempo si misurava esclusivamente con gli orologi solari, acquisì un’importanza pratica con l’avvento degli orologi meccanici e l’introduzione del tempo medio, perché serviva per controllare la differenza tra i due metodi di misurazione.

Vedi: Tabella e grafici dell’equazione del tempo, un approfondimento sulla differenza tra il giorno solare medio e vero, e come si calcola l’equazione del tempo.

Il termine equazione in astronomia è spesso usato con un significato diverso rispetto a quello che assume in ambito matematico. Nell’astronomia medievale la parola latina aequatio aveva il significato di “differenza”. L’equazione del tempo “sana la differenza” tra tempo vero e tempo medio.

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