L’osservatore è all’equatore – prospettiva “topocentrica”

La prospettiva topocentrica è quella più aderente alla nostra esperienza quotidiana. Il campo gravitazionale terrestre produce la sensazione di “sopra” e “sotto”: il suolo terrestre è sotto di noi. Noi ci troviamo “al di sopra” della Terra ed essendo molto più piccoli di essa e molto lontani dai corpi celesti, non percepiamo la sua curvatura, bensì abbiamo l’impressione che il suolo sia un piano e che i corpi celesti si muovano sulla superficie di una cupola, la sfera celeste.

E’ mezzogiorno per l’osservatore che si trova all’equatore e il Sole è allo zenit sopra la sua testa (ricordiamo che è l’equinozio…)

L’esperienza quotidiana di questo osservatore gli suggerisce che il Sole sorge a est, percorre un semicerchio completo passando allo zenit e tramonta a ovest. Qui, come nella precedente diapositiva, egli è rivolto a nord e le sue braccia puntano alle direzioni est e ovest.


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