Obliquità dell’eclittica – prospettiva “geocentrica”

Nelle seguenti diapositive che rappresentano tre momenti dell’anno (solstizio di giugno, equinozio di settembre e solstizio di dicembre)  una prospettiva geocentrica vede la Terra mantenere il suo asse di rotazione “verticale” mentre i raggi del Sole cambiano di direzione (il Sole cambia declinazione). L’aspetto che ci interessa di più è la posizione del Sole rispetto al piano dell’equatore terrestre perché diverrà comprensibile il modo in cui cambia l’illuminazione delle due facce del quadrante della nostra meridiana in funzione della data dell’anno.

Il giorno del solstizio di giugno il Sole è alla massima declinazione $(+\text{23,4}^\circ)$, si trova “al di sopra” del piano dell’equatore e i suoi raggi illuminano completamente i circolo polare artico mentre il circolo polare antartico è in ombra.

Nei giorni dell’equinozio (di marzo o di settembre) la declinazione del Sole è uguale a zero: esso si trova esattamente sul piano dell’equatore. I raggi solari sono paralleli al piano dell’equatore ed entrambi i circoli polari sono illuminati  per metà.

Nel giorno del solstizio di dicembre il Sole è alla sua minima declinazione $(-\text{23,4}^\circ)$ e quindi si trova “al di sotto” del piano dell’equatore. I suoi raggi illuminano completamente il circolo polare antartico mentre l’artico è in ombra.


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