Immaginiamo di posizionare un quadrante fisso all’equatore
In questa e nelle prossime diapositive, si comincia a costruire mentalmente il modello dell’orologio solare.
![](https://eratostene.vialattea.net/wpe/wp-content/uploads/2013/02/02a-terraorologio-suddivisione-linee-orarie.jpg)
Immaginiamo un gigantesco quadrante solare, a forma di disco, posizionato esattamente sul piano dell’equatore. La Terra diventa un po’ trasparente e si vede attraverso di essa l’asse di rotazione.
L’asse terrestre funzionerebbe come un lunghissimo stilo che attraversa tutta la Terra e proietterebbe un’ombra sul gigantesco quadrante indicandoci l’ora.
![](https://eratostene.vialattea.net/wpe/wp-content/uploads/2013/02/02b-terraorologio-mattina.jpg)
Rispetto alla longitudine dell’Italia (osservate il puntino rosso) l’orologio indica le $6$ di mattina.
![](https://eratostene.vialattea.net/wpe/wp-content/uploads/2013/02/02b-terraorologio-sera.jpg)
Sono le ore $18$: il Sole tramonta. Un osservatore in Italia (o in tutte le località che hanno la stessa longitudine dell’Italia) potrà così numerare le $24$ linee orarie che formano tra di loro angoli di $15^\circ (=360^\circ : 24^h)$