I corpi celesti nel loro moto diurno sembrano ruotare da oriente a occidente. Guardando a nord, le stelle circumpolari sembrano ruotare in senso antiorario. Il moto diurno della sfera celeste nel suo insieme è un movimento apparente dovuto alla rotazione della Terra attorno al suo asse.

Osservando il Sole e la Luna, di giorno in giorno, si nota che essi si muovono con un lento moto da occidente a oriente rispetto alle stelle. Il Sole si muove di circa un grado al giorno, la Luna di circa 13 gradi al giorno. Essi aumentano di continuo la loro longitudine eclittica e la loro ascensione retta. Anche i pianeti esterni si muovono, in genere, nello stesso senso del Sole e della Luna, anche se più lentamente. Questo moto da occidente a oriente rispetto alle stelle si chiama moto apparente diretto. Mentre il moto diretto annuo del Sole è dovuto esclusivamente al moto di rivoluzione della Terra lungo la sua orbita, quello dei pianeti è la conseguenza di una combinazione di due moti: il loro moto di rivoluzione e il moto di rivoluzione terrestre. Il moto apparente della Luna invece, dipende fondamentalmente dal suo moto di rivoluzione attorno alla Terra.

I pianeti però, in alcuni periodi invertono il verso del loro moto rispetto alle stelle: essi rallentano, descrivono una stretta curva e tornano indietro. Questo moto da oriente a occidente rispetto alle stelle si chiama moto apparente retrogrado.

(Immagine da wikimedia)

L’alternarsi di periodi di moto diretto e di moto retrogrado fa descrivere ai pianeti esterni una traiettoria apparente fatta di una serie di “cappi” o semplici “ripiegamenti” rispetto allo sfondo di stelle. Nel momento di transizione tra il moto diretto e quello retrogrado, o viceversa, il pianeta ha variazione nulla di longitudine e si dice che è in stato stazionario.

Nell’immagine si rappresentano cinque successive posizioni della Terra (pallina blu) confrontate con le simultanee posizioni di Marte (pallina rossa). Le linee rappresentano le linee di vista che, proiettate sulla sfera celeste disegnano la traccia del movimento apparente di Marte rispetto alle stelle, molto più lontane. La maggiore velocità orbitale della Terra rispetto a quella di Marte fa sì che avvengano dei “sorpassi” nei periodi che stanno a cavallo delle opposizioni. Nella posizione 1 Marte è in moto apparente diretto; comincia a rallentare e dopo un momento in stato stazionario prende il moto retrogrado (2, 3 e 4); quindi rallenta di nuovo verso un secondo stato stazionario per riprendere il moto diretto (5).

Nel complesso, i tratti di curva in moto diretto sono più lunghi rispetto a quelli con moto retrogrado.

Marte, ad esempio, ha un periodo di moto retrogrado che dura $72$ giorni e avviene ogni $25\text{,6}$ mesi in coincidenza con la sua opposizione. Più il pianeta è lontano dal Sole, più lungo è il periodo di moto retrogrado apparente e più frequentemente avviene. Ad esempio Saturno entra ogni $12\text{,4}$ mesi in un moto retrogrado che dura $138$ giorni e Nettuno ogni $12\text{,07}$ mesi per un periodo di $158$ giorni. Un pianeta lontanissimo e lentissimo entrerebbe ogni $12$ mesi in un moto retrogrado della durata di $12$ mesi! Il suo “anello” non sarebbe altro che l’ellisse parallattica che si osserva per tutte le stelle con parallasse annua sensibile agli strumenti.

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